TIPIZZAZIONE ERITROCITARIA ESTESA AI FINI DELLA CREAZIONE DI UNA BANCA DI EMOCOMPONENTI DI GRUPPI RARI NELLA REGIONE MOLISE
La principale sfida dei centri trasfusionali è l’attribuzione corretta delle sacche di sangue ai pazienti. La tipizzazione estesa consente di scegliere in modo più preciso le unità di emazie, riducendo così il rischio di reazioni trasfusionali avverse. Il progetto di collaborazione tra il Centro Trasfusionale dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso e l’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma) sulla tipizzazione estesa e l’identificazione di gruppi sanguigni rari nella Regione Molise ha rappresentato un’iniziativa importante per migliorare la qualità e la sicurezza delle trasfusioni.
Obiettivi
L’obiettivo principale del progetto è stato quello di disporre di sacche di sangue tipizzate estese, fondamentali per garantire trasfusioni sicure e compatibili, in particolare per pazienti politrasfusi, come i talassemici, gli oncologici e coloro che soffrono di malattie ematologiche. La disponibilità di sacche tipizzate estese riduce il rischio di reazioni trasfusionali e migliora l’efficacia del trattamento. Il progetto ha permesso, inoltre, di identificare e selezionare sacche di sangue prive di antigeni specifici che potrebbero scatenare reazioni avverse nei pazienti con anticorpi contro tali antigeni. Inoltre, la disponibilità di sacche tipizzate estese ha consentito l’invio ad altri centri, garantendo che i pazienti con esigenze particolari ricevessero il sangue più adatto. Un ulteriore risultato importante è stata la creazione e il mantenimento di un inventario di sacche di sangue con fenotipi rari, pronte per essere utilizzate in situazioni di emergenza o per pazienti con fenotipi particolari.
Risultati
Da maggio 2023 a maggio 2025, sono stati tipizzati circa 2000 donatori di gruppo A o 0 nelle sedi di Campobasso, Isernia e Termoli. Sono stati identificati una vasta gamma di antigeni eritrocitari, oltre ai gruppi sanguigni ABO e Rh, comprendendo antigeni meno comuni ma clinicamente rilevanti, come quelli dei sistemi Kell, Duffy, Kidd, MNS e Cw. Tra i donatori, sono stati individuati alcuni fenotipi rari: in particolare, 11 donatori presentavano l’antigene Cw+ e 7 k-, inoltre 1 solo donatore mostrava una totale assenza dell’antigene Duffy. Durante questo periodo, è stato possibile anche studiare su alcuni pazienti quadri di immunizzazione complessa e pubblicare i risultati in articoli scientifici, partecipando a diversi convegni di medicina trasfusionale.
ARTICOLI SCIENTIFICI:
- Tipizzazione eritrocitaria estesa ai fini della creazione di una banca di emocomponenti di gruppi rari nella Regione Molise (Blood Transfusion 22, supplement 1 – May 2024 – Abstract Book. 45° Congresso Nazionale di studi di Medicina Trasfusionale)
- Confronto tra differenti metodiche per lo screening anticorpale e l’identificazione di anticorpi irregolari in pazienti mielodisplastici (Blood Transfusion 22, supplement No.1 – May 2024 – Abstract Book. 45° Congresso Nazionale di studi di Medicina Trasfusionale)
- Tipizzazione eritrocitaria estesa nei donatori di sangue della ASREM Regione Molise (fase sperimentale)
- Alloimmunizzazione nei pazienti e donatori che afferiscono al Centro Trasfusionale dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso
- Risoluzione discrepanza AB0: una variante di gruppo A
Conclusioni
Il progetto di tipizzazione eritrocitaria estesa e creazione di una banca di emocomponenti di gruppi rari nella Regione Molise ha rappresentato un significativo avanzamento nella gestione delle trasfusioni e nella sicurezza dei pazienti. La possibilità di disporre di una banca di sangue con fenotipi rari e la creazione di un inventario sempre aggiornato ha reso più efficiente la gestione delle emergenze e migliorato la compatibilità tra donatori e riceventi, rispondendo prontamente alle necessità dei pazienti. Inoltre, la collaborazione con l’AIL ha consolidato il legame tra ricerca, medicina trasfusionale e assistenza sanitaria, creando sinergie utili a livello regionale e nazionale. La partecipazione a convegni scientifici e la pubblicazione di dati hanno permesso di condividere i risultati ottenuti con la comunità scientifica, contribuendo all’avanzamento delle conoscenze nel campo della medicina trasfusionale e alla promozione delle buone pratiche. In conclusione, questo progetto ha posto le basi per un modello replicabile di tipizzazione estesa e gestione delle risorse trasfusionali che potrà migliorare ulteriormente la qualità dell’assistenza per i pazienti della Regione Molise e di altre aree, promuovendo la sicurezza, l’efficacia e l’efficienza delle trasfusioni.